Dopo undici lustri di "onorato servizio" nella forma tradizionale, anche per la nostra Rivista è giunto il tempo di affrontare l'"alto mare aperto" dell'edizione on line, che prende avvio con il numero unico dell'anno 2010 (di prossima pubblicazione) e con la costituzione di relativa banca dati, accessibile attraverso il sito della Fondazione Forense. E' un passo, questo, necessario per continuare ad assicurare non solo la diffusione ma, prima ancora, la sopravvivenza stessa, culturale e scientifica, della “Rassegna” nell'epoca di internet e delle nuove vie della conoscenza.
Certamente per merito di quelli che ci hanno preceduto nel dedicarle il loro tempo e la loro intelligenza, la Rivista ha acquisito sin dall'inizio indubbia credibilità e robustezza rivelandosi, nel contempo, in linea con i propositi dei fondatori, uno strumento di notevole utilità per la diffusione degli orientamenti della giurisprudenza dei nostri Fori e dei dibattiti da essa suscitati nonché come palestra di apporti dottrinali e di riflessione, in una virtuosa osmosi che ha favorito una crescita professionale, con riferimento sia ai “casi” e alle questioni trattati sia ai tempi.
E', quindi, per rispondere a (e non tradire) queste esigenze di lungo corso, che si è resa necessaria e non più rinviabile l'edizione "tecnologica" (e l’annessa banca dati), senza peraltro trascurare le specifiche richieste di chi intendesse avvalersi ancora dello strumento tradizionale, che saranno regolarmente soddisfatte.
Il nostro impegno dunque dovrà essere, e sarà, quello di garantire anche nella nuova veste, senza alcuna cesura, il più alto livello qualitativo, rendendo, nel contempo, il più agevole possibile la lettura e l'utilizzazione dei testi giurisprudenziali e dottrinali pubblicati (la banca dati ricomprende infatti anche le ultime annualità cartacee). Essenziale saranno, sempre, il qualificati contributo dei magistrati, degli avvocati, dell'Università, e quello, auspicabile, di altri professionisti che si trovino ad affrontare questioni rilevanti anche per il giurista, la preziosa collaborazione dei giovani studiosi, ai quali compete, nel rispetto dell'identità di questo nostro peculiare patrimonio culturale, di supportare e vivificare le innovazioni indispensabili per mantenere inalterati il prestigio e la consueta crescita della “Rassegna”, pure nella fase che ci apprestiamo ad affrontare.
Nella consapevolezza dello sforzo di adeguamento, anche mentale, che siamo chiamati (e sono chiamato, come nuovo Direttore) a compiere, ma anche nella certezza di fare affidamento sul concorso di forti energie intellettuali e morali, rivolgo a tutti i collaboratori (e a me stesso) l'augurio di un proficuo lavoro e invoco fin da ora la benevolenza dei lettori per le eventuali imperfezioni (tecnologiche e non) che, nonostante tutto, si verificassero.
Il corso è aperto a tutti i Mediatori Civili già iscritti nell’elenco che hanno la necessità di assolvere l’obbligo formativo previsto dal Decreto per mantenere l’iscrizione all’Albo dei Mediatori, come richiesto dall’art. 42 D.M. 150/2023.
Il Corso è accreditato dall'Ordine degli Avvocati di Perugia con n. 10 crediti formativi di cui:
n. 3 c.f. in diritto civile, n. 4 c.f. in diritto processuale civile e n. 3 c.f. in materia deontologica
MODALITA’ DI ISCRIZIONE: Inviare il modulo di domanda allegato entro e non oltre il 21 giugno 2024 all’indirizzo: segreteria@ordineavvocati.perugia.it